020 km
Università
della
Svizzera
italiana
Accademia
di
architettura
Studio
Territorio
Ticino

    Studio Territorio Ticino

    Obiettivi

    Studio Territorio Ticino, un laboratorio dell'Accademia di architettura dell'USI, si propone di partire dalla dimensione geo-morfologica del Cantone, riferendosi a quella complessità altimetrica che tanto profondamente ne influenza la percezione spaziale: un territorio montano, caratterizzato da rilievi che si fronteggiano su un fondovalle più o meno ampio. Osservare il “Territorio Ticino” nella sua interezza.

    Negli scorsi decenni la città è stata assoluta protagonista del dibattito architettonico e della pianificazione; in Ticino, questa tendenza si è tradotta nel concentrarsi sullo spazio del fondovalle, una stretta porzione di terra densa di flussi e attività, che è stato il vero teatro del fenomeno urbano nel Cantone. Questa generale attitudine, che ha prediletto la direttrice longitudinale, ha permesso un’accurata e capillare lettura dell’urbanizzazione in relazione ai principali assi infrastrutturali che innervano il territorio cantonale. Soffermarsi sul fondovalle significa entrare nel dominio delle comunicazioni, del commercio, della velocità; significa aprirsi a relazioni spaziali dinamiche e complesse, che spesso inevitabilmente travalicano i confini giuridici cantonali o nazionali a favore di visioni territoriali più ampie.

    Studio Territorio Ticino, nel riconoscere quest’importante eredità culturale, ha intenzione di offrire da un lato continuità e dall’altro complementarità a questa traiettoria di ricerca già consolidata. Continuità nei termini di un ininterrotto lavoro sul fondovalle, inteso come luogo per eccellenza della trasformazione, che pertanto merita di essere costantemente rianalizzato, ricontestualizzato, monitorato. Complementarità nei termini di concentrarsi su una lettura più “trasversale” del territorio. Tale trasversalità non è tanto da intendersi in senso figurativo – la pluralità di apporti e letture è già alla base dell’esperienze di ricerca sul fondovalle – quanto in senso strettamente spaziale: impiegare la “sezione” trasversale come strumento privilegiato di lettura del territorio cantonale, riconsiderare il fondovalle alla luce delle molteplici relazioni che lo legano, senza soluzione di continuità, alle sommità delle montagne che si innalzano ai suoi fianchi.

    Considerazioni simili implicano un radicale cambio di prospettiva. Se il fondovalle è connotato da un’intrinseca tendenza all’omogeneità, che ha favorito la diffusione di un’edificazione spesso caotica e incoerente, i rilievi montani – sempre riferiti ai rispettivi fondivalle – obbligano a confrontarsi con un’importante serie di variazioni interne: variazioni altimetriche, variazioni climatiche, variazioni in termini di accessibilità; tutte differenze che determinano sensibili cambiamenti a livello colturale, economico, sociale. Se il fondovalle è il territorio della dinamicità e dell’efficienza contemporanee, addentrarsi nelle valli presuppone un cambio di passo; significa ricomprendere le relazioni economiche che hanno governato le epoche passate, accettare ritmi più lenti e condizioni spesso più difficoltose. Studio Territorio Ticino intravvede in questa complementarità di lettura nuove potenzialità per comprendere il territorio e indirizzarne lo sviluppo. Una visione complessiva di valli e fondovalle può recuperare una relazione sinergica fondamentale per la crescita del territorio, in cui si riconsolidano relazioni di scambio proficue – produttive, culturali, sociali – tra realtà storicamente interdipendenti; tale approccio integrato, inoltre, permette di ricalibrare gli equilibri edificatori e infrastrutturali – auspicio dei nuovi strumenti pianificatori e della politica dello “sviluppo centripeto di qualità” – all’interno di un quadro territoriale più esteso e lungimirante, che tenta di ricomporre la frattura tra contesti “maggiori” e contesti “minori”.

    La pubblicazione, nel gennaio 2022, dell’articolo Il Ticino “in sezione” compendia – prendendo spunto dalla sottile e illuminante distinzione tra “montuoso” e “montano” proposta dal geografo Mauro Varotto – le riflessioni sopraesposte e ha per Studio Territorio Ticino un valore programmatico, poiché delinea i capisaldi a cui è improntata la sua ricerca sul territorio.
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